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Delfinoterapia
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Iuhuuu... Fabio è stato dai delfini!
Siamo ritornati a casa da Curaçao il 19/05/2010 in buona salute dopo la terapia con i delfini. È stato infinitamente bello. Fabio ha fatto dei piccoli progressi e per noi è stato molto interessante, informativo e motivante!
Vorremmo informarvi dell'esperienza che Fabio e noi abbiamo fatto lì:
Il volo di partenza è stato un po' difficile a causa dell'eruzione del vulcano in Islanda. Ma abbiamo avuto fortuna e il 20 aprile siamo partiti per Curaçao. I voli di andata e di ritorno sono stati in verità faticosi, ma siamo riusciti a superare tutto.
Avevamo il nostro domicilio a Santa Barbara, a circa 15 minuti di macchina dal luogo della terapia.
L'appartamento Mango era semplicemente bellissimo, con una piscina, tutto era molto pulito e i proprietari erano fantastici!
Lo consigliamo caldamente e chi è interessato lo trova su www.go4cu.com.
Abbiamo sempre avuto 30° e su Curaçao soffiava sempre un venticello che rendeva la calura gradevole. L'acqua invece aveva una temperatura di 26-28 gradi e ammirando le belle spiagge si provava un profondo e bellissimo sentimento per i Caraibi... anche se all'interno è presente molta povertà.
La terapia era perfettamente organizzata e tutti i terapeuti e gli assistenti erano molto gentili. Ci siamo sentiti accolti come in una grande famiglia.
La terapia di Fabio durava sempre dalle 10:30 alle 12:30, un ottimo orario, Fabio poteva dormire a lungo, fare colazione con calma e poi si andava alla terapia.
Alle 10:30 lasciavamo sempre Fabio al suo terapeuta Matthias e alla praticante Anna-Lena.
Del team faceva parte anche un allenatore di delfini. Da noi c'era Sonja che assisteva Papito e che gli impartiva gli ordini.
Dal primo giorno Fabio ha avuto un nuovo amico di nome Papito. Il suo delfino di terapia ha 6 anni, come Fabio.
Dalle 10:30 alle 11:00 era sempre il momento dei preparativi nella sala di terapia: fisioterapia, logopedia, sostegno ludico, ergoterapia, cambiarsi d'abito e il tutto in piena allegria. Dalle 11:00 alle 12:00 si andava al dock della piscina e poi in acqua da Papito. D'ora in poi, potevamo seguire tutto stando su una panchina situata nelle vicinanze. Posso solo dire che il primo giorno è stato per noi molto emozionante. Avevamo già letto molto sui giornali e su internet e visto molto in televisione, ma quando abbiamo potuto osservare tutto in prima persona: come Fabio poteva andare da Papito e come si divertiva e come gli faceva piacere... ci è venuta proprio la pelle d'oca e abbiamo pensato che tutto fosse un sogno... è stato tutto incredibilmente bello!!!!
Fabio, al dock, doveva poi decidere indicando per esempio su alcune figurine, se voleva giocare con Papito con un anello o con una palla. In genere si decideva per l'anello. Dopo la SUA decisione si andava in acqua e il gioco cominciava: lanciato lontano l'anello... Papito lo andava a prendere e lo riportava a Fabio, Fabio lo riprendeva e così via.... Dopo aver giocato, ritornavano al dock.
Al dock le ore di terapia erano sempre costituite da lavoro e compiti da risolvere, a cui seguiva la ricompensa: andare in acqua con Papito. Come si suol dire... prima il dovere, poi il piacere. ;-)
Interessante era sempre anche il colloquio con il terapeuta, riguardo all'ora di terapia appena trascorsa. Lo chiamavano tempo di riflessione (era l'orario tra le 12:00 e le 12:30, durante il quale Fabio veniva lavato sotto la doccia da Anna-Lena e cambiato d'abito).
Vedevamo di giorno in giorno i miglioramenti.
Fabio mostrava in modo sempre più chiaro sulle carte a cosa voleva giocare.
Siamo molto, molto contenti e ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato e che hanno reso possibile questa terapia a Fabio. Per noi è stata un'esperienza indimenticabile!!!
Abbiamo portato con noi molte informazioni, per es. domandiamo a Fabio cosa vorrebbe mangiare di mattina e gli porgiamo la sua amata salsiccia e il formaggio della volpe Ferdi. Decide lui, indicandocene uno e questo sarà a tavola. In fondo si tratta di cose facili, ma bisogna che ci vengano appunto mostrate/dette. I terapeuti si comportano così meravigliosamente con i bambini, hanno semplicemente fiducia in loro, ciò è formidabile e ci è stato molto d'insegnamento!
Fabio il 3° giorno ha cominciato a dire "Blä" per bere. Eravamo sorpresi di questa novità e lui chiamava spesso la sua mamma con il suono "ma" e dopo una pausa, diceva di nuovo "ma". Era semplicemente molto bello e come mamma naturalmente ne sono stata felice. È diventato molto più attento e tenace. Questi sono tutti piccoli progressi che naturalmente per noi sono molto grandi e che ci fanno un grandissimo piacere!!!
La terapia di biofeedback che abbiamo potuto vivere con Fabio ci ha lasciato esterrefatti!
Matthias, il terapeuta di Fabio, ha eseguito questa analisi e ha accertato che le terminazioni nervose dalla testa ai piedi sono ok!!!!
Ciò significa che Fabio potrebbe di nuovo imparare a stare in piedi o addirittura a camminare.
La strada per raggiungere questo traguardo è ancora lunga ma con un verticalizzatore ci eserciteremo in modo tale da fargli ritornare la forza nelle gambe. Come ci ha detto il capo terapeuta Marco: esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi, come se volessimo vincere la medaglia d'oro alle olimpiadi.
Anche il prossimo passo è già stato fatto e il 6 luglio mettiamo Fabio "in piedi" alla clinica di Colonia per le analisi preliminari.
Siamo ritornati molto motivati da Curaçao e faremo tutto il possibile per aiutare Fabio.
Fabio ha gustato appieno la terapia e avremmo il desiderio di poter ritornare il prima possibile a Curaçao.
Per favore, continuate ad aiutarci.
Tante grazie e cari saluti a TUTTI da Fabio
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